Social Network…cos’hanno di sociale?

Ore 7.50 davanti alla scuola superiore la studentessa da l’ultima occhiata a Facebook, posta su Instagram un foto appena scattata con la sua migliore amica che ha tinto i capelli di rosa e resta con lo smartphone in mano aspettando con ansia vagonate di Like.

8.20 Fermo al semaforo in macchina l’impiegato di banca posta foto e scrive un commento sulla sua pagina social, sul traffico della sua città.

Ore 12:00 La mamma casalinga sforna dei meravigliosi cup-cake colorati che passano dal forno ai social in pochi istanti e poi scrive commenti sul blog della sua pasticcera preferita.

Ore 18:00 l’agente immobiliare finisce la sua ultima visita in una villetta e facendo gli occhi storti e la faccia annoiata si scatta un selfie e lo posta su Twitter “#sitornaacasamia”.

Abitudini quotidiane acquisite solo da pochi anni eppure ormai aderenti alle vite di un gran numero di persone; tra i 10 e 70 anni nessuno è esonerato dal comparire su uno smartphone o un tablet un pc con un sorriso di pixel che si estendono tra lo spazio di un nome ed un pollice in su.

Oggi pensavo a quando tra secoli troveranno le tracce digitali che avremo lasciato tra emoticons, ashtag e pollici vari e penseranno a quanto poco si è evoluto il genere umano da quando incideva disegni sulle pareti delle caverne…poveri noi che figuraccia che faremo! “Ai posteri l’ardua sentenza”…

Molti ricercatori negli ultimi anni si sono impegnati nel cercare di studiare il fenomeno dei social network e gli effetti fisici e psicologici sulle persone e alcuni sono giunti a delle conclusioni preoccupanti.

I principali effetti riportati in una ricerca pubblicata dal American Journal of Preventive Medicine riguardano:

una maggiore tendenza all’isolamento sociale e la possibilità di sviluppare la cosiddetta FOMO ovvero Fear of Missig Out, paura di essere tagliati fuori da una serie di eventi che si presentano così numerosi sul social network che alcuni soggetti sviluppano la paura di restare esclusi da molti di questi eventi.

Ma il più pessimista e catastrofico sarebbe uno psicologo inglese Aric Sigman che in un articolo pubblicato sul Biologist parla di alterazioni biologiche, dovute alla perdita progressiva di contatti interpersonali sul piano reale, che impatterebbe sullo stato di salute e porterebbe all’insorgere di malattie importanti.

Anche Aric Sigman concorda sul progressivo isolamento sociale alimentato dall’utilizzo dei social network e afferma inoltre che esso sta causando un’incapacità sociale di relazionarsi col prossimo dal vivo e di leggere il linguaggio del corpo.

Riguardo alla possibilità di socializzare attraverso i social networks, secondo un esperto di Scienze comportamentali dell’Università di Chicago di nome Noshir Contractor, l’utilizzo di questo strumento porta i teenager a interagire solo con persone che già si conoscono e sminuisce fortemente il ruolo aggregatore di queste piattaforme.

Una ricerca dell’Università di Harvard evidenzia di come si possa sviluppare una vera e propria DIPENDENZA da social nel momento in cui durante l’utilizzo dei Social Network si sono verificate delle attivazioni neuronali collegate al piacere.

Ma non è tutto un prolungato utilizzo può portare secondo i ricercatori dell’Università di Salford a stati ripetuti di insonnia.

E per finire il NARCISISMO inteso come grave disturbo della personalità è uno dei rischi più concreti: molti soggetti infatti utilizzano i social allo scopo di autoesaltazione di se stessi, della propria vita e delle proprie azioni con sorrisi, faccine, pose da divo/a.

Le persone già predisposte col tempo sviluppano una serie di sintomi propri del disturbo narcisistico della personalità aggravata dal continuo utilizzo di questi strumenti social in modo insano.

E potrei continuare a citare moltissime altre ricerche effettuate in questi anni sugli effetti dei social.

La mia personale opinione è che è necessario conoscere i rischi delle nostre abitudini per potere decidere in piena libertà come e se tutelarci ma dobbiamo anche considerare che la tecnologia ci offre una serie di strumenti molto evoluti per comunicare in modo più semplice, veloce, efficace, sta alla nostra intelligenza farne buon uso, diffondere il più possibile valori positivi  e incoraggiare atteggiamenti costruttivi…ma d’improvviso una notizia al tg mi lascia atterrita:

Cleveland: Steve Stevens 37 anni, uccide un uomo e posta il video dell’omicidio su Facebook…

fonti:

www.ilcorriere.it/salute

www.urbanpost.it

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